La Val Rosandra è una profonda e affascinante Valle solcata dall’omonimo torrente, che si trova a breve distanza da Trieste, al limitare dell’altipiano carsico.
Frequentata sin dal neolitico, per via della presenza di molte cavità naturali a sviluppo orizzontale, le prime testimonianze archeologiche della zona risalgono al periodo romano, quando fu edificato un acquedotto che convogliava le acque del Rosandra sino a Trieste.
Utilizzato a fasi alterne, ancora in pieno ‘700 s’ipotizzò di ripristinarne la funzionalità, tanto era ben conservato.
Oggi nella Valle si possono ammirare ancora alcuni tratti di quest’importante opera idrica.
Ma furono le saline presenti alla foce in mare del torrente a decretare una spiccata importanza economica e commerciale della zona, attirando l’interesse della Serenissima che lungamente le contese. E proprio per l’importanza delle saline che fu edificata una strada commerciale che collegava Trieste all’entroterra: per lungo tempo fu la strada principale d’accesso alla città.
La Val Rosandra riserva inoltre molte altre curiosità.
Come la lunga tradizione molitoria, supportata dalla presenza di ben sedici mulini ad acqua, di cui oggi però non resta traccia.
O come la piccola chiesa di Santa Maria in Siaris, che tradizione vuole edificata dallo stesso Carlo Magno…in prossimità della quale si dice sia sepolto.
La Val Rosandra è anche meta di appassionati sportivi ed ospita diverse palestre di roccia naturale: qui si formò il glorioso gruppo di alpinisti ‘Bruti della Val Rosandra’, cui appartenne Emilio Comici, protagonista dell’alpinismo eroico, che aprì numerosissime vie alpine.
La Valle, oggi Riserva Naturale, è anche sede di un rifugio alpino che detiene un primato: è il più basso del mondo, con i suoi 82 metri sul livello del mare.
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