Cividale del Friuli

Фриули Венеция Джулия,Friuli Venezia Giulia, Италия; Фриули

Cividale del Friuli fu fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii.

La regione stessa, poi, ne avrebbe assunto il nome: Friuli.

Ripercorrendo le tappe principali della sua lunga e articolata storia, Cividale conobbe un primo insediamento romano verso la metà del II secolo a.C.: fu proprio Giulio Cesare a elevare al rango di ‘mercatum’ l’iniziale castrum che, all’apice della sua importanza, sarebbe in seguito diventato capitale della X Regio Venetia et Histria.

Al declino dell’Impero romano, un popolo di origine scandinava  si riversò nell’ubertosa landa italica, con finalità di conquista: i Longobardi.

Forum Iulii fu designata da re Alboino capitale del primo ducato longobardo instauratosi nella penisola, governato dal duca Gisulfo, e fu ribattezzata Civitatis Austriae, da cui deriva il nome contemporaneo della città.

Una città che fu poi fortemente modificata nel suo aspetto, date le nuove fortificazioni e l’edificazione di nuovi edifici.

Cividale divenne persino sede patriarcale quando Callisto, già vescovo di Aquileia, decise di trasferirvi la sede, a seguito delle incursioni bizantine del 737.

I Patriarchi divennero feudatari del Sacro Romano Impero, a partire dal 1077, vedendo così decisamente accresciuto il loro potere. Fino all’anno 1419, quando termino il costituito Stato patriarcale.

Cosa che non impedì a Cividale di mantenere la propria supremazia in ambito politico e commerciale su tutto il Friuli.

Dopo varie vicissitudini occorse alla città a seguito delle ostilità tra la Lega di Cambrai e Venezia, che videro la città in mano alemanna per un breve periodo, verso la metà del XVI secolo la Serenissima insediò un proprio provveditore e nel 1559 si svincolò definitivamente dalla Patria del Friuli, rimanendo autonoma.

La storia di questo affascinante luogo conobbe un’ulteriore svolta nel 1797, con la caduta definitiva di Venezia sancita col Trattato di Campoformido sottoscritto tra Napoleone e l’Austria. Fra il 1848 ed il 1866 vi fu la presenza di un vivace movimento risorgimentale e solamente nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza, fu annessa al Regno d’Italia assieme al Friuli e al Veneto.

I luoghi salienti che la sua illustre storia ci ha consegnato, parlano di molti secoli e molte genti differenti.

L’ipogeo celtico è un luogo misterico e ricco di fascino, scavato direttamente nel sottosuolo e forse carcere romano e poi longobardo, oppure un luogo deputato a sepolture. Di particolare impatto, i mascheroni antropomorfi scolpiti nella roccia.

Ulteriore testimonianza del periodo longobardo è rappresentata dall’Oratorio di Santa Maria Assunta, conosciuto meglio come Tempietto Longobardo:  trattasi della più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell’epoca longobarda, che coniuga nei suoi fregi e nelle sue forme,  motivi prettamente longobardi e una ripresa dei modelli classici, creando una continuità unica tra l’arte classica e quella longobarda.

Nel cortile del Palazzo Comunale, edificato su precedenti costruzioni medioevali, si sono rinvenuti resti di una domus romana del II secolo dopo Cristo, mentre di sicuro interesse risulta il Museo Cristiano, attiguo al Duomo ove, tra le altre meraviglie è custodito l’altare del duca Ratchis, una delle più importanti opere scultoree della Rinascenza Liutprandea, ossia di quel periodo fiorente in cui l’arte longobarda e romana suggellarono di concerto una mirabile armonia.

Club per l'UNESCO di Udine

Dal 25 giugno 2011 il sito seriale  “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

La candidatura “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774)”, progetto sfociato dalla prima candidatura del 2008, riguarda, oltre a Cividale, una rete che comprende altri sei siti distribuiti sull’intero territorio della penisola:
– il  Monastero di Santa Giulia con la chiesa di San Salvatore a Brescia;
– la chiesa di Santa Maria foris portas con il castrum e la torre di Castelseprio Torba e Gornate Olona (Va);
– il Tempietto di Campello sul Clitunno (PG);
– la basilica di San Salvatore a Spoleto (PG);
– la chiesa di Santa Sofia a Benevento;
– il santuario micaelico di San Michele sul Gargano a Monte Sant’Angelo.

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