Aquileia

АКВИЛЕЯ; Фриули-Венеция-Джулия; Италия

La bellezza della regione Friuli Venezia Giulia e  la sua lunga e ricchissima storia hanno reso possibile l’inserimento di alcuni centri regionali nel World Heritage tutelato da UNESCO, a testimonianza dell’unicità di alcuni capolavori antropici e naturali, da sempre oggetto di studio e ammirazione.
Aquileia, in primis.
Nota come Seconda Roma, fu fondata nel 181 a.C. e fu capitale della X Regio Venetia et Histria. Nata come avamposto atto a contenere le invasioni barbariche che minacciavano i confini orientali dell’Impero, fu colonia di diritto latino e avamposto militare di primaria importanza, atto a fungere da base per la romanizzazione delle regioni danubiane.
Considerato il suo articolato sistema portuale, direttamente interconnesso con i grandi traffici dell’Adriatico e la sua insistenza su importanti vie di comunicazione che si spingevano sino al mar Baltico (via dell’Ambra), Aquileia fu importante centro emporiale e manifatturiero e conobbe notevole prosperità economica e culturale.

Aquileia divenne un fulcro religioso con l’avvento del Cristianesimo, predicato direttamente da San Marco che, secondo tradizione, sarebbe  sbarcato direttamente al limitare della laguna, iniziando la sua opera di evangelizzazione; successivamente, i vescovi di Aquileia fornirono un cospicuo contributo allo sviluppo del cristianesimo occidentale.
Oggetto di molte vicissitudini militari, Aquileia capitolò definitivamente all’incursione di Attila, che la devastò nel 452 d.C., sterminando la popolazione e radendo al suolo quasi ogni struttura.
Di fatto, le genti e i simboli del sacro migrarono in massa verso le lagune e Grado, altro importante centro turistico e culturale regionale, acquisì progressiva importanza. Ancora maggiore a seguito dell’invasione longobarda del 568 d.C..
Da quell’anno, la regione di Aquileia fu suddivisa tra bizantini, presenti nella zona litoranea, e il ducato Longobardo, nella zona più interna.
La sede patriarcale fu soggetta dapprima allo spostamento a Cividale del Friuli, nel VII secolo d.C.e a un successivo suo ripristino attorno all’anno mille. L’anno 1420 il potere temporale dei patriarchi di Aquileia passa sotto il dominio della Serenissima. Aquileia tuttavia continuò a dare il suo nome all’omonimo patriarcato.
Di quest’illustre storia, numerosissime sono le vestigia che ancor oggi permangono ad Aquileia,  a partire dalla Basilica patriarcale e dalle rovine del porto fluviale.

La basilica patriarcale di Santa Maria Assunta, risale nella sua pars più antica al IV secolo dopo Cristo, mentre l’attuale edificio è del ‘XI secolo.
Nel 313 d.C: il vescovo Teodoro fece edificare due aule che rappresentarono il primo nucleo di culto per i cristiani: su questo impianto primigenio si sarebbe sviluppata successivamente l’attuale costruzione.
Presenta al suo interno il più grande e meglio conservato mosaico del mondo cristiano, risalente al III secolo d.C., esteso per ben 750 metri quadri e raffigurante una ricchissima teoria simbolica relativa al sacer biblico.
Di notevole interesse anche il Museo Archeologico Nazionale, istituito nel 1882 come ‘Imperial-regio Museo dello stato’ con il patrocinio dell’imperatore Franz Joseph.
In esso sono custodite le collezioni storiche e i lasciti delle famiglie aquileiesi, integrate dai risultati delle indagini archeologiche condotte fra ‘800 e ‘900 ad opera dei suoi direttori storici.

.

→SITI UNESCO

Project categories: siti UNESCO

Close
Go top